Il cuore ospita la mente
Si dice che il cuore “ospita” la mente, che l’estate sia la stagione che lo rappresenta e che ne possa modificare ed alterare le condizioni.
Per la medicina tradizionale cinese, il cuore è l’organo supremo della fisiologia energetica, detto fuoco imperiale, un imperatore che assieme al suo primo ministro pericardio o maestro del cuore, comanda tutte le funzioni psicosomatiche.
Trattando l’argomento cuore non si può non parlare del cervello e della mente. Il cervello viene considerato e denominato “Il Mare del Midollo” o massa encefalica, con il compito di assorbire il sangue proveniente da lì, il quale sostiene la mente, la psiche, il pensiero, lo SHEN. La parte fisica invece funziona come il veicolo, l’habitat del sangue, che sotto l’impulso del Qi, attraverso i tessuti del corpo, ne garantisce una completa e corretta perfusione nel corpo.
Il Suwen dice: “Il cuore è l’organo più importante degli organi interni in quanto controlla le attività mentali”.
Allo stesso tempo il compendio di medicina sostiene che il cervello, controllato dal cuore, controlla le attività dei centri nervosi ed è considerato il “palazzo della mente”, dove la mente a sua volta è il palazzo dell’essenza vitale, cioè il luogo dove si accumula l’essenza degli stessi organi e viscere.
Nell’antica Grecia presocratica, l’anima veniva chiamata psiche, indicava quel qualcosa che distingue il vivo dal morto, l’animato dall’inanimato. Con la morte l’anima lascia il corpo e passa ad un sub mondo. Posteriormente si attribuirono all’anima una quantità molto ampia ed estesa di risposte, cognitive ed emotive, inoltre le si attribuiva l’origine di alcune virtu’ come il coraggio, la moderazione e la giustizia.
Questo significava che alcune funzioni dell’anima, erano funzioni di ciò che chiameremmo mente.
Per alcuni filosofi dell’epoca, l’anima era qualcosa di più della mente, in quanto veniva attribuito il possesso di un’anima anche agli animali e alle piante.
Tutto ciò rivela un parallelismo interessante con il pensiero cinese dell’epoca, nel quale vengono descritte tre anime Eteree, le piante ne possiedono una, gli animali due e gli esseri umani tre.
In un altro luogo, un medico greco chiamato Erasistrato, fece la distinzione tra spirito psichico (pneuma zoticon) che risiede nel cuore e fluisce nei vasi sanguigni, e uno spirito fisico (pneuma fisico) che ha la sua sede nel cervello e fluisce nei vasi sanguigni.
In lingua moderna e psicologia, il termine psiche, si differenzia decisamente dal termine anima.
Nell’Oxford English Dictionary per esempio, si definisce la psiche come la mente e di conseguenza le emozioni del conscio e dell’inconscio, specialmente quelle che fluiscono e coinvolgono la persona nella sua totalità.
Allo stesso modo un eminente cardiologo, il dr. Demetrio Sodi Pallares, tra le sue affermazioni, scrive così: il cuore è in relazione con il cosmo, il cuore non è un organo isolato, al contrario, mantiene una stretta relazione con tutto l’organismo. Un piccolo graffio in un dito del piede, determina un aumento della frequenza cardiaca.
Secondo i testi classici, tanto nei cinesi come negli hindu, esiste una gerarchia di valori che va dalla materia fino ad arrivare a Dio, la Coscienza Universale.
Si dice che i sensi sono superiori alla materia, la conoscenza è superiore ai sensi, l’intelligenza è superiore alla conoscenza e la conoscenza è superiore all’intelligenza. Allo stesso modo, viene attribuita al cuore l’importantissima funzione di coordinare ed integrare le diverse parti della nostra vita mentale-emozionale in un insieme individuale. Ciò vuol dire che lo si considera come MONARCA O RADICE DELLA VITA, controllando l’influenza psichica degli altri quattro aspetti mentali-spirituali degli organi: l’anima eterea, l’anima corporea, l’intelligenza e la forza di volontà.
Tutte queste meravigliose virtù le esprimiamo attraverso la parola.
“il Qi del cuore” si esprime attraverso la lingua, solo se il cuore è in condizioni di normalità, la lingua potrà distinguere i cinque sapori. Lo stato del cuore influisce totalmente nel modo di parlare e sulla risata dell’essere umano, uno squilibrio, eccesso o insufficienza del cuore stesso, può far sì che un individuo parli o rida in forma inappropriata.